Enrico Sacerdote a Mario Pratesi
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Gennaio 1907
Illustre Signore,
Scusi se non ho potuto
rispondere prima alla sua gentile
lettera: ho dovuto assentarmi qualche
giorno da Roma e non ho quindi
potuto parlare con Cena.
Ho fatto ieri raccomandazioni
a Cena perchè leggesse:
La barba
di
Meleagro ed egli mi disse
che
aveva già iniziato la lettura e
che prestissimo le scriverà qualche
cosa.
Grazie infinite dei suoi
auguri
che mi tornarono graditissimi;
la sua cortesia a mio riguardo
mi commuove profondamente.
Quando verrà a Roma? Quando
avrò la grande fortuna di vederla
tra di noi?
Riceva intanto, illustre
Signore,
pagina 2
i più cordiali saluti
dal
suo devo
Enrico
Sacerdote.