Mario Pratesi a Paola (Lina) Trigona
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A Lina Trigona,
Ella ha voluto
illuminare, con un
raggio della sua divina bontà, il mio
Natale. Al magnifico dono Ella aggiun-
ge parole che solo allo spirito vivente
nelle più sublime altezze della carità e della fede,
po-
teva inviarmi. Leggendole ho pianto.
Ho pianto perchè esse
rispondono
a un gemito profondo che ebbi sempre nel cuore
e che sembra venirmi dal camposanto del piccolo
villaggio dove mia madre, che io conobbi appena,
è sepolta, ed è ormai da tutti obliata,
fuorchè
da me.
Dio La benedica, cara Amica,
nella
splendida corona dei figli che ebbero vita da Lei, e
da Lei hanno oggi la felicità, e la luce
dell'avvenire. Li baci tutti per me.
E tanti auguri ancora, cara
Amica,
a Lei e al suo Cencino1.
1. Il marito, il Marchese Vincenzo Trigona di Canicarao-Dainnamara.