[mano di Mario Pratesi: lettera del Ministro Emilio Visconti Venosta]
19 Febbr. 72
Preg. signore,
Eccole
il libro di
mio fratello, al
quale ho
mandato le Memorie del-
l'amico Tristano. –
Ho
letto le pagine del sig.
Pratesi e ho provato uno di
quei piaceri di cui la politica
fa quasi perdere il senso e
pagina 2
la memoria. Mi parvero
un giojello di lingua e
di gusto. È la verità schietta
e ingenua, ma, nel tempo
stesso, avvolta nel velo dei
ricordi lontani reso con una
delicatezza infinita. – Il
libriccino mi parve
come un mesto e poetico
effetto di [illeggibile] sul
pagina 3
quadro della vita.
Mi creda
devotissimo
E. Visconti Venosta