14 ott. ’98. Ore sei di sera
Una gran tristezza di cielo bigio
e in parte chiaro, e di monti ve-
lati nella nebbia turchina e
bianchicci di neve. Il Piave
s’allarga[?] in più rami mormo-
ranti scorrenti serpeggianti
tra spazi di riva bigia: le
sponde verdi d’un verde nero
già si oscurano nel crepuscolo
A sinistra tra il cielo e le
montagne le nubi affollate
come una moltitudine di spi-
riti in fuga. Rumore della
fontana nell’orto di sotto
che risponde al mormorio
vasto del fiume che si svolge[?]
in gran circuito. Piomba
sempre più la notte
e la tristezza. Rumore di
fioche campane, di vacche:
un carro sobbalza sul greto
del fiume