Mario Pratesi a Gino Bandini

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recto



Al Prof. Cav. Capitano
Gino Bandini
Regia Legazione d'Italia
Buenos Aires

[timbrato 1918-08-17]


verso



      Firenze, 16 agosto '18.

Caro Gino, La tua cartolina del
2 giugno m'è giunta ieri l'altro,
14 agosto! Tanto è lo spazio che ci
divide, o meglio tanti sono gli osta-
coli che ritardono una più pronta
corrispondenza! Fra i pensieri non
lieti, certo, della mia grave e deserta
vecchiaia, è quello della tua lonta-
nanza costà in codesto mondo re-
moto, gran centro di nazioni diverse,
e d'una vita tutta nuova per te, e
difficile e faticosissima per l'ufficio
che devi compiervi nell'interesse del no-
stro paese. E quanto mi dici dei tuoi
più profondi e intimi affetti che da
più di tre anni vengano violentati
e soffocati nell'azione pubblica
sì grave, e spesso affannosa, io
lo penso, e l'ho pensato tante vol-
te! è inutile dirti, coraggio! è inuti-
le e quasi offensivo a chi ne ha sempre mo-
strato tanto e può sempre attingerlo


recto



dalla lucidità della propria mente e dalla
dirittura della propria coscienza. E
questa sodisfazione [sic] dell'animo! Volgere,
dirò cosi, le grandi pagine della vita
e del mondo serio, conoscere tante di-
versità di uomini di natura, d'inte-
ressi! Studiare insomma la vita non
sopra un abbecedario ma nel suo
gran libro. In ciò il tuo conforto e
il tuo premio. Scrivimi presto, e dimmi
se hai ricevuto questa mia. Ti abbraccio
e ti bacio. Tuo Mario.



1. La lettera, ricopiata, si trova anche nel Taccuino 2009.19. 5-5.

 
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