Augusto Conti a Mario Pratesi

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Caro mio Signor Pratesi

      Ell'ha una bell'anima, che
la bellezze vere del suo Tristano e della sua Rondinella
non possono mai venire da solo ingegno e da soli studi.
Però com'è bellissima la serenità del cielo, il buon Dio
farà sgombrare i nuvoli tristi dall'azzurro cielo dell'anima
sua; svaniranno i demoni, resteranno gli angeli. Mi sembra
impossibile, che'Ella non debba trovare un pane più
degno! Ah! la pura semplicità del pensiero e dello stile, ah!
l'affetto in ogni parola, ah! il nostro caro idioma!: parmi
che in questo cammino Ell'abbia fatto di gran passi, e che
alfine sarà riconosciuto.

                         Suo gratissimo A. Conti

       15 aprile 1870
              Firenze

 
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