Carlo Corsi a Mario Pratesi
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Sig.
Pratesi
Le sono grato del molto diletto
che
mi procu-
ra la lettura del suo Romanzo Le Viole di
Marianna,
scritto in un modo che strappa li applausi. Non avevo
forse mai gustato la soave bellezza del gentile e vivido
idioma toscano come da queste deliziose pagine. Non
ho potuto trattenermi dal dirglielo
Firenze 18. 9.
72
C.
Corsi
Col.
di Stato Maggiore