Renato Fucini a Mario Pratesi

123


         Dianella (Empoli) 31 Agosto 1896
 
Caro amico,
 
    Se il mio peccato non
ti sembra troppo grosso, tira fuo-
ri la tua indulgenza e dammi
l'assoluzione.
    Sapresti dirmi tu come sia an-
data? Forse una paralisi pro-
gressiva o un rammollimento inci-
piente? Questo non lo so, ma
so che non ti ho scritto, sebbene
te ne avessi fatto promessa, dopo letto


pagina 2



il tuo "Mondo di Dolcetta".
    Il mio giudizio schietto, se-
vero e ponderato su quel tuo la-
voro, è questo quì pari pari:
"Quando penso di essermi, qual-
che volta, paragonato a te per il
modo di osservare, di sentire e
di scrivere, faccio il viso rosso
dalla vergogna." E non ti
dico altro -
    Lavora, amico mio, perchè
il tuo bozzolo non è finito;


pagina 3



e della seta in buzzo mi pare
che tu debba avercene a matasse.
    Che il Monte delle pensio-
ni ti sia lieve quanto sono
gravi le statistiche al tuo

                        R. Fucini

 
Image of Page 1