Alessandro Gherardi a Mario Pratesi

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All'illmo Signore
    Prof. Mario Pratesi
(R. Istituto Tecnico)
                  Milano


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Carissimo mio
    Grazie. Perdonami se ti ri-
spondo solo poche righe. Io non
posso assolutamente discorrere nè
scrivere dello stato mio con nes-
suno: non posso neanche pensar-
ci1; ed è provvidenziale, nè po-
trei reggere diversamente - Avvi-
sane, ti prego, il Buccelli. Alle
lettere di condoglianza posso rispon-
dere con un biglietto da visita
o con una riga; ma ho paura d'
una visita o d'una lettera dí
un amico ignaro della mia di-
sgrazia; e forse prima di Pasqua
il Buccelli verrà qua. – Ti mando
con questa un mio Ricordo del
povero Cosci: tienlo caro per me-
moria d'un amico morto e di
uno che non sa come viva.
Addio,
                    Il tuo S.



1. Allude alla perdita della figlia Teresina, del figlio e della moglie.

 
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