Jessie Laussot Hillebrand a Mario Pratesi

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Mio caro Mario,

     Ho ricevuta con tanto piacere
la Vostra gentilissima lettera, e vi ringrazio
di tutto ciò che mi dite di affettuoso.
Sono contenta se in casa nostra vi
sarà riuscito di trovare qualche momeno [sic]
di riposo e di contento, e vi asssicuro
che tutti in casa Rinuccini vi vogliono
bene. La Signora Cuturi e
Alessandrina vi scriveranno
in questi giorni e si sono rallegrate
tanto di sapervi in buona salute.
Non so se in Firenze vi ho contato
che la Signora Cuturi ha perduto
quest'inverno la figlia maggiore


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Mary, dal tifo nello spazio di cinque
giorni di malattia! È stato un
gran dolore per i genitori,e anche
per Alessandrina Ritter. Siamo
qui da ieri mattina, la Signorina
Schott ed io, ed eravamo ieri sera
al Gombo, vedere il mare [sic]. l'Ostrogoto
è pure qui, e ha voluto accompagnarci
contro le sue abitudini di recluso.
Vi ringrazio tanto tanto delle
gentilissime vedute di Siena, che
hanno attinti al loro scopo [sic]
tanto bene, che abbiamo l'intenzione
se il tempo non cambia, e se
nessun impedimento non viene


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attraverso, di fare una visita a Siena
Lunedì. È probabile che arriveremo
col secondo treno, ciò è quello che giunge
alle 2 p. m. ma il Sr. Huberti
che pure ci vuol venire arriverà
forse già Domenica sera da Firenze
In ogni caso saremo pronti a
girare nella città nel pomeridiano
di Lunedì.
     Speriamo dunque di rivedervi
presto. Non potremo stare più di
un giorno a Siena, perchè Martedì sera
bisogna essere in Firenze.
La bambina non potrà probabilmente
venire questa volta ma vorrebbe
andare un'altra.
Le signore Ritter, l'Ostrogoto, la Signorina


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Schott, i Cuturi ed io vi fanno
tutte salutare [sic]. Mi rallegro di
vedervi presto. Non mi rispondere
ameno [sic] di farlo subito, subito, indirizzando
dalle Sre. Ritter Casa Agostini
Lungo l'Arno Pisa. Ho dato il vostro
indirizzo ad Huberti perchè vi possa
trovare se arriva Domenica sera.
Noi andremo all'Aquila Nera-
credo che si chiama così l'albergo presso al
Duomo, dove ci potrete trovare.
     Frattanto vi prego di credere
ai miei sentimenti di cordiale
amicizia e di volermi bene.

                            J. Laussot

Venerdi 23 aprile/69
       Pisa

 
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