Clemente Maraini a Mario Pratesi

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                     Roma 29 Maggio

Caro Pratesi

      Ho la Sua di jeri. Debbo farle notare
che il Capitolo 13° ed il 16° ch'Ella mandò
manoscritto. Hanno il medesimo titolo tre felici
non so se sia errore o dimenticanza. Voglia
avvertimene subito.
      Le mando il foglio di stampa rifatto perchè
voglia rivederlo e rimandarlo. Però le raccomando
assai assai di non introdurvi altre mutazioni
giacchè altrimenti, Ella essendo lontano,
l'opera diventa impossibile. Ora Ella può
precedere i compositori, mutando e correggendo
come più le parrà opportuno i capitoli soli che
fan seguito a quelli già composti. In tal
modo Ella può mandarmi il manoscritto,
ed appena fatta la composizione le manderò
le prove onde non vi siano errori di stampa.
Ma oltre al grandissimo ritardo, la ragione per
cui la consiglio a non fare grandi mutazioni
sulle pagine già composte è la seguente: Ella
sa come io abbia molte occupazioni, e quindi
mai sia impossibile sorvegliare come vorrei
il suo lavoro: il quale resta quindi affidato
a operai compositori che molte volte non si
raccapezzano più in questo mare di muta-


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zioni. Come le dissi non intendo ch'Ella non
debba mutare e migliorare il suo lavoro
dove le paja opportuno. Ma ciò Ella
può fare innanzi sia fatta la composizione.
Sarà più comodo per Lei, e il lavoro cammi-
nerà più spedito.
      Ella sa che queste cose io le
dico per l'interesse che ho pel suo lavoro,
e per l'affetto che nutro per Lei, - quindi
non vorrà tenermene broncio.
           Mille cari saluti
                     dal suo

                          Maraini


P.S. Se ci fosse modo ch'Ella
potesse venire un mese a Roma
tutte queste difficoltà scomparirebbero.
Che non sia proprio possibile? Mi dica
qualcosa su questa mia domanda, - chi
sa che non si possa trovare questo benedetto modo?
Di nuovo tanti saluti.

 
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