Ernesto Masi a Mario Pratesi

1


     Firenze 13 Sbre [1896]

Mio Caro Pratesi, tornai da Roma
ieri e trovo la sua lettera e
il suo libro. Mille grazie.
Lo leggerò con quel interesse,
che leggo tutte le cose sue.
    Con mente quieta, non
subito, così strambellato, come
sono, per la morte di Ricci.
Abbiamo tutti perduto un
angelo d'uomo, io un amico,
a cui volevo bene come a un
padre.
    Addio, caro Pratesi, mi dia
spesso sue nuove e mi
voglia bene
                      Suo affmo

                          Masi

 
Image of Page 1