Enrico Mayer a Mario Pratesi

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Caro Sig.r Pratesi!

    Essendo da lunghissimo tempo
senza sue nuove, io voglio con
queste due parole farle sollecita
istanza di scrivermi. Intanto
le darņ io il buon esempio, e le
dirņ che spesso ricordiamo la sua persona,
ripensando alle nostre piccole riunioni
in famiglia, nelle quali sempre riusciva
gradita la sua presenza. – Nè abbiamo
dimenticato l'amabil poeta, al quale
vorrei dire che anche da lontano ci
sarebbe caro il ricevere qualche suo verso.
In questo desiderio si unisce ancora la
mia Vittorina ed Elisa, che insieme ai
fratelli1 continua a rallegrare il nostro


[in margine, pič di pagina]

Al Sig.r Mario Pratesi
                  Siena

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piccolo cerchio serale; e tutti mi
hanno spronato a non lasciar passare
queste feste senza farle sapere con
quanto affetto pensiamo a Lei. -
    Non indugi dunque, mio caro
amico, a far contento il nostro comun
desiderio, e mi creda sempre

                              Suo affez.mo Amico

                                        E.co Mayer



1. La moglie Vittorina Romieux e i filgi: Elisa Enrichetta, Enrico Augusto Giuseppe, e Edoardo Alessandro Luigi.

 
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