Violet Paget a Mario Pratesi

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5 Via garibaldi Firenze
                   li 20 nov.

[a matita, mano ignota: 1883]      

Pregiatissimo Signore

La mia assenza a
Siena Le serva di scusa
se non l'ho subito
ringraziato delle
premure sue a proposito
mio1.
A Milano non ci
posso andare per
molte moltissime
ragioni, in primis
perchè non ci ho
casa dove stare.


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Copiare poi le lettere è
parimenti e anche
più fuori del possibile.
Lasciamole dunque
in santa pace.
Ma, mentre la
memoria di ciò che
Ella potrà avere
spigolato scartabellando
quelle lettere, è
tuttora vivace in Lei,
vorrei pregarla di
un' altro favore.


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Ho visto a Siena un
gran numero di lettere
della d'Albany indirizzato
alla Teresa Mocenni
all Cav. Cerrettani ed
a un arciprete Luti.
Bramerei assicurarmi
se queste lettere del-
l'Ambrosiana sono
o non sono del
medesimo genere. Quindi
la prego di rispondermi
giusta [sic] le sue
impressioni del
momento, su questi


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punti:
10 Se queste lettere trattano
quasi esclusivamente di
politica e di letteratura.
2do Se contengono invece
ragguagli privati.
30 Se trattano di
avventure (d'altri
s'intende) con cinismo
e anche più;
40 Se fanno vedere
volgarità su chi scrive
50 Se sono bon enfant
o maligne.
Guardi che monte di cose!
Spero che vorrà rispondermi
il meglio che può.
Mi creda ringraziando assai di tutto

             Sua devma V.Paget



1. Pratesi aveva aiutato la Paget nelle sue ricerche per il libro The Countess of Albany (Boston: Roberts Bros., 1884), per cui lo ringrazia nella prefazione.

 
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