Igino Pratesi al figlio Mario Pratesi

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            Li 6= Aprile=1869=

A mio Figlio Mario.

Carissimo Figlio.

    Ti scrivo la presente con lo scopo soltanto di confor-
tarti, di farti animo, e coraggio.___Come jeri sera ti
dissi, la risposta stata data al Sig:e Professore consiste in
questo cioè; che presentemente nel Collegio Cicognini non
vi sono impieghi vacanti, ma che probabilmente questa vacanza
potendosi verificare alla fine del corrente mese veniva
richiesto che tu avanzassi la tua istanza al Direttore di
detto Collegio Sige Giuseppe Merzario corredata di quei docu-
menti, che fossero stati abili a giustificare la tua idonei-
tà e capacità per l'ufficio che dovresti disimpegnare.
    Io ti faccio animo ad esperimentare questa pic-
cola fortuna, non solo perchè ti ritengo pur idoneo al di-
simpegno degli obblighi a cui anderesti incontro quan-
to perchè può darsi che ciò possa aprirti una via a
migliorare la tua sorte, ed a fissarla in seguito defini-
tivamente. Tenta adunque tale esperimento, tenta que-
sta prova, nella quale se mai tu non riescissi, non te
ne affliggere, non t'accuorare, poichè ti lascio in piena
libertà di ritornare in Famiglia, pronto sempre a divi-
dere con te nella mia povertà quello scarso boccone di
pane che io avrò, fino a che piacerà alla Divina
Provvidenza di tenermi in questo mondo.
    La vicinanza poi del Luogo ove anderesti, ti
deve essere anche questa di conforto, e d'incoraggi-
mento a tentare la prova suddetta; poichè prontamen-
te potrai essere soccorso secondo la mia possibilità quando
te ne corresse il bisogno, come per esempio pel mantenimen-
to della biancheria. – In una parola devi essere
persuaso che allontanandoti da me, non ne viene la
conseguenza che tu debba considerarti per abbandona-
to; poichè è mio proponimento di continuare ad assi-
sterti; bene inteso secondo le forze della povertà mia.


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    Confortato adunque da queste mie espressioni,
presentati questa sera con fiducia, e con tutta
tranquillità dal Sig:e Professore per sentire da
lui, che ti attende, quanto egli desidera dirti in
proposito: e frattanto ricevi da me la mia
Benedizione nell'atto che mi ripeto.

                            Tuo Affmo Padre

                              Igino

 
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