Igino Pratesi al figlio Mario Pratesi
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Carissimo Figlio:
Avendo
saputo che tu
non occupi più
l'impiego che avevi, mi affretto a rinnuo-
varti l'invito di tornare a Casa fra le
braccia di tuo padre, che ti continuerà quell'
amorosa assistenza che sempre ti hà presta-
ta ed hà avuta per te secondo le di lui deboli forze.
Dopo averti fatto tale invito
le tante
e poi tante volte quando tu avessi creduto
di non continuare in detto impiego: e dopo
avertelo confermato anche per Lettera,
non sò comprendere come subito tu non
sia tornato a Casa, mentre ti ho detto che io
era sempre pronto a dividere teco quello
scarso boccone di pane che io avrei avuto.
Dunque caro Mario vieni subito
a
Casa: e se non hai i quattrini per fare
il viaggio scrivimelo, che te li rimetterò a
posta corrente.
Attendo la tua risposta a corso
di
posta: ti fò i saluti di tutti di Casa, ti dò
la mia Benedizione, e mi ripeto:
Tuo Affmo Padre
=Igino=
[sul verso, mano di Mario Pratesi, fuori contesto]
Quel prezioso arboscello
Diffonde intorno vibre
Tu pur spingi nel core