Igino Pratesi al figlio Mario Pratesi

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                                     Lí=27=Novembre=1869=

                   Carissimo Figlio.

    Trovando che la tua Lettera del 21=
Novembre cadente non è per me tranquilliz-
zante, sebbene contenga a priori molte lu-
singhiere cose, ma però deboli assai, e fal-
laci, per ciò non posso che confermarti
quello che ti scrissi con la mia Lettera
del 12 Novembre detto.—
    Plinio mi ha scritto il 24 dello
stesso Mese, che il 17 fece l'esame ora-
le, che fu l'ultimo, quale durò un'ora e
tre quarti!, che è stato assicurato che il
suo esame è stato giudicato il terzo frà
i 25 fatti dai Concorrenti che lo hanno
subito all'Università di Pisa; che ancora
i posti non sono stati conferiti, perchè
attendono gli esami che debbono essere
fatti all'Università di Torino. Dal
che si trae la conclusione, che pare che
in tutte l'Università del Regno si apra
il concorso a posti della scuola normale
esistenti a Pisa; che in conseguenza più
che sono i concorrenti, e minori diventano le


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probabilità favorevoli; che bisognerà at-
tendere del tempo ancora per conosce-
re il resultato definitivo, attesoche
l'Università di Torino sia stata
chiusa per i tumulti di quella sco-
laresca, e non si riapra che il 30 di questo Mese.
    Così mentre io sperava di sentire
qualche sollievo, al contrario mi continua
il gravissimo carico del mantenimento di
detto figlio a Pisa fino a nuovo ordine.
E queste sono sempre le nostre fortune.
       Addio caro Mario: ricevi i saluti
di tutti di Casa, e da me la mia Bene-
dizione e credimi sempre—
                        Tuo Affmo Padre

                              Igino

 
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