Enrico Sacerdote a Mario Pratesi

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                       9 Gennaio 1907

Illustre Signore,

    Scusi se non ho potuto
rispondere prima alla sua gentile
lettera: ho dovuto assentarmi qualche
giorno da Roma e non ho quindi
potuto parlare con Cena.
Ho fatto ieri raccomandazioni
a Cena perchè leggesse: La barba
di Meleagro ed egli mi disse che
aveva già iniziato la lettura e
che prestissimo le scriverà qualche
cosa.
    Grazie infinite dei suoi auguri
che mi tornarono graditissimi;
la sua cortesia a mio riguardo
mi commuove profondamente.
Quando verrà a Roma? Quando
avrò la grande fortuna di vederla
tra di noi?
    Riceva intanto, illustre Signore,


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i più cordiali saluti
                 dal suo devo

               Enrico Sacerdote.

 
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