Niccolò Tommaseo a Mario Pratesi

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[mano ignota, probabilmente di Caterina Tommaseo]


C[aro]. S[ignor]. P[ratesi].

     Prendo di cuore gli augurii; e go-
do nel sentire corretti i Suoi versi eleganti. Queste
parole a Lei vengono nell'atto che tutte
le chiese fiorentine risuonano la Risurre-
zione del nostro Liberatore, del nostro Divino
amico. Egli La conforti e La ispiri, pre-
gatone da quell'umile e alta donna Sene-
se, da Lei cantata cosė dolcemente. Il com-
memorarla insieme con Dante, č pensiero
degno di quelle due anime grandi. A me,
con le parole Sue stesse, č dolce ripetere: Io
con l'afflitta plebe poverella Che inviolato il
culto Serba de' padri.... A te m'inchino1.
Creda alla stima del Suo

Sabato Santo 69                dev
                                        Tommaseo


Le Brun2 saluta di cuore



1. Versi in onore di Santa Caterina.
2. In quest'epoca il Tommaseo, aiutato da Ariodante Le Brun, compilava il Dizionario italiano.

 
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