Mario Pratesi a Atto Vannucci

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                     Terni 6 del 78.

Illustre Sig. Senatore,

    Ho ricevuto le sue parole, ma
la sua grand [sic] bontà Le ha fatto dimen-
ticare che io son piccino e che per me quello è
un onore smisurato. Pure colui al quale Atto
Vannucci
ha parlato in quella guisa
si guarderà del demeritare
la stima d'un tanto uomo. Le sono
obbligato nel più vivo del cuore della consolazione
che Ella m'ha dato. Si conservi e viva felice
come lo merita un uomo sì grande e sì buono!


Sig. Atto Vannucci
             Senatore


                                     Il suo Devtmo Obbmo Servo
                                            Mario Pratesi

 
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