Pasquale Villari a Mario Pratesi
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Domenica
Sera
Caro Prof.
Domani, lunedì, verso le
5 p.m. passerò dal Suo
ufficio. Se è possibile, vor-
rei parlare un momento
con qualcuna delle maestre
rurali, p. es. di Sois o
di altro piccolo villaggio.
Sarà lo stesso se ci sono
maestri rurali. Io sup-
pongo che ora sono a Belluno,
e che non le sarà troppo
farli venire al suo ufficio.
Se poi ciò dovesse
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darle noia, sia
per non detto.
Se invece d'una
saranno due o tre
tanto meglio
Scusi tanto la noia
D.mo Suo
P. Villari
[mano di Mario Pratesi, in margine, in alto]
Caro Signor Marcer, Legga questa lettera del
Senatore Villari, e veda di far
venire oggi nel nostro ufizio
due o tre insegnanti rurali
coi quali il Senatore vuol
conferire. Mi dia risposta
se sia possibile
Suo Pra
[in margine, senso verticale, mano di [illeggibile]]
Ill.o Provveditore, farò avvertire subito le maestre
De Boni, Martenz[?] e Sant, di Sois, Salce e Cupighe,
di trovarsi qui questa sera alle cinque.
La riverisco Dir Barra