1866-06-04 e 1866-06-05

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Trascrizione Originale Trascrizione+Originale


                         4 Giugno 66

     Ora che son senza di Abba mi trovo solo come
nave sconquassata in mezzo all’Oceano. Giro per la
campagna e converso con la natura e provo qualche ri-
storo a meditarla. L’altra sera sul tramonto m’in-
ternai nella pineta delle Cascine. Mi misi a sedere
a piè d’un albero. Che bell’ora che passai! Tutto
ebbe per me un significato, dal ronzio dell’in-
setto fino al canto dell’uccello e allo stormire
dei pini. Ricomposi l’armonia della natura e tutto mi
parve infinito. Studiai gli abissi del piccolo negl’insetti



che mi venivan sugli abiti appena visibili agli occhi.1
Oh, perche non avea un microscopio!


          5 Giugno (dopo aver letto i giornali)
     Questo è il secolo del progresso, dei lumi! Bel
progresso! bei lumi! Con 600,000 uomini che son
pronti a farsi ammazzare per un solo il quale com-
batte perche crede di avere il diritto di conservare i suoi
furti!2 Oh! mano di Dio perché non mandi un
altro diluvio! Ma che parlo di Dio? Iddio si
cura di noi come noi ci curiamo delle zanzare.
Le cerchiamo per ammazzarle affinchè non distur-
bino i nostri sonni.[?]


                    5 Giugno [sic]

     A che vale il lamento? Le leggere sventure ci
sforzano alle querele, le grandi, le continue quelle
sulle quali è palese la pertinacia la inesorabilità
del destino che vi perseguita chiudono il cuore e lo
attanagliano od asciugano la fonte del pianto.
Io farò come il giovanetto Spartano che sentiva i
morsi della belva e rimaneva impassibile.


__________
1. Pratesi ripete questo brano, quasi parola per parola, nella lettera che manda all’amico Abba datata il 7 giugno 1866. In questa, scritta a Pisa, rivela più esplicitamente il suo stato malinconico.
2. Probabilmente allude alle manovre militari che anticipavano l’indipendenza italiana. La Battaglia di Custoza si combattè poco dopo, il 24 giugno. Pratesi commemorò i caduti del conflitto nella poesia Per morti di Custoza e Lissa. Prato: Tip. Contrucci e Soci e Tip. Cellini, 1869.

 
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