Montebuono 1878-09-01

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Montebuono 1o settem. ‘781

Pianura che si rialza in poggi
selvosi di querci e s’abbassa in
rupe fonduta: alla destra la
Fiora argentea: di faccia
le fosche nebbie del mare, e più
innanzi isolati i monti di
Canino, e lontano lontano l’-
ombratura fuggevole d’altri
monti in più scuri[?]; qualche
spiazzata arida: dietro Castel
Azzara coperto di nebbia
pianetto di Sovana sparso
di querci e qualche faggio
si dipingeva sul dorso
verde di paglja; Man-
ciano2




finito il pianetto, bosco di
nuovo: cani, pecora morta,
più si cala giù per una viuzza
addentrata profondamente nel
lato dà una luce verde
pei lecci sopra, resa [illeggibile]
in una[?] serie di valli ove
mormora la Picciolana che
viene dalla monta di
Castellazzara: poggi
dirupati, vestiti in cima
di quercia, e nella foresta
che guarda la valle si vedeva
nel tufo la porticina delle
tombe: grottuccie: buche
che scendono obliquamente
ricoperte dai [illeggibile] di
sterpi e sassi e di foglie




secche là cacciate dal vento
altrove vi sono delle edicole dove
giaciono le urne3: alcune
ornate di sopra da
tre quadranti con losanghe
una aveva una scaletta
scoperta anch’essa: sopra
uno di questi poggi sepolcrali
è la cattedrale di Sovana
tombe rimpiattate nella
sinuosità delle rupi nascoste
da folti querci: ivi ve ne
sono delle grandi [illeggibile] che
girano tutto il circolo della
rupe: senti spesso fruscheg-
giare come suono che si dila
ghi, e son serpi: tombe
simili a stanzette




d’altre si vedono le colonne
rilevate nel tufo: s’apre
la strada della tomba che poi
porta alla camera: gratte
Pola4 presso il ponte della [sic]
Calesine: si leva un sasso
davanti e si trova la tomba,
corsia coi banchi in croce
O con quattro banchi in
Quadro: dalla sinistra il
cadavere, da destra la [illeggibile]
in fila: la frana li
aveva battuti in terra
Un cranio in polvere
dentro l’elmo che pareva
Un paiuolo. ] L




Tomba della Fonte del
Pischero: sopra una tomba
Sotto
Un carpine nero che sporge
Davanti alla figura che gli
Sta sotto, è scolpita nel tufo
donna le cui gambe aperte sembrano
finire in serpenti; è un
grande bassorilievo:
questo con il monumento di
fuori; sotto la tomba:
alcune hanno grandi lettere
tombe a fila, a dieci file
pel poggio
Ripa del vescovo greco5

__________
1. Dalle lettere sappiamo che in questo periodo Pratesi era andato in villeggiatura a Piancastagnaio, ospite dell’amico Barzellotti. Questi appunti, fatti in fretta mentre passeggiava nei dintorni, verranno ricordati in molti suoi scritti.
2. Comune della provincial di Grosseto.
3. Etrusche.
4. Una delle tombe etrusche della zona.
5. Pratesi ne racconta la storia in "Dal Monteamiata a Sovana", Rassegna settimanale (1 giu. 1879) poi in In provincia (Firenze: Barbèra, 1883 e 1884): “qui presso la porta, alla ripa del Vescovo greco: un sant' uomo, oscuro Savonarola dei bassi tempi, che, volendo emendare i costumi de' Sovanesi, lo chiusero in una botte, e lo tombolaron di sotto. Ma mentre ei diroccava, sorse, furiosa come vento, una maledizione contro l'infame città: che non vi potesse più vivere alcun bambino. E ne cominciò subito la moria; Sovana rimase vuota…”.

 
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