Airolo 1890-07-31

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                    Airolo, 31 luglio [1890]1

     Appena arrivato ho rifatto la strada
che già avevo fatto nell’83, cioè sono
adato[sic[ da Tirolo a Goeschenen passando
da Hospental e Andermatt. Poche cose
mi hanno fatta tanta impressione quanto
quell’umile villaggio d’Hospental.
Ho provato, al primo apparirmi nella
solitudine alpina, l’incanto o la sorpresa
di chi a un tratto scopre una cosa
nuova, tanto quel villaggio di legno, dalle
case pittoresche e pulito e spazzato
è diverso dai villaggi italiani. Si sente
d’aver già passato i confini d’Italia,
e che ci sta in faccia alla contrada, altro
popolo, altri costumi. Quantunque cattolico
quel villaggio mi ricordava Lutero2, e le
fantasie casalinghe dei pittori olandesi
e i sospiri di Margherita3. Era deserto;



nelle casette non era rimasto che qualche
gatto sull’uscio; e uomini, donne, bam-
bini, cani e cavalli erano sparsi per
prati intorno ai carri carichi di fieno
falciato. Io paragonava questa vita
sana, sincera e tranquilla, in mezzo
alla poesia dell’aria pura e dei prati
con quella che si conduce nelle fogne
delle città, e inorridivo per me.
Piova, tuoni, nevichi pure, continuino
pure gli artiglieri svizzeri a sparar
cannonate dal forte sopra Airolo
che guarda il passo d’Italia, io ri-
marrò qui fino alla metà di 7bre.
Sono ad Airolo e ci resterò. La
Svizzera mi sembra il paese più
felice e più savio[?] del mondo e se io
fossi svizzero nutrirei il più gran



disprezzo per tutto il resto d’Europa.

__________
1. Vedi la lettera di Emilia Peruzzi a Mario Pratesi 1890-08-22
2. Lutero, Martin (1483-1546), teologo e professore tedesco, promulgatore della riforma del cristianesimo; le sue idee portarono al protestantesimo.
3. Allusione a Faust (parte 1) tragedia in versi del poeta tedesco Goethe (1808), e alla tragica e innocente protagonista Margherita (Gretchen). Pratesi allude più specificamente ai sospiri di lei, dopo la morte del suo bambino, nel soliloquio “Zum Vater blickst du,/Und Seufzer Schickst du/ Hinauf um sein und deine Noth./” (“Al padre alzi gli occhi/e mandi sospiri/ lassù, per la sua angoscia e per la tua.” Traduzione italiana da: Edizione Acrobat, a cura di Patrizio Sanasi. Vedi anche la nota nel Taccuino 2009.19 4-6 Gottardo 28 agosto [18]90.

 
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